UNA NOTTE CON LUCREZIA

Dato il successo della rubrica di Roberto Meattini L’Angolo Dylan-Dogghiano, che La Voce di Thalìa ha il piacere di pubblicare fin dalla sua fondazione, Giuditta L’Onesta ci rende partecipi di una manifestazione a tema della sua terra.
Buona lettura!
La redazione

«La dedica di ogni libro prodotto ai giovani del secolo XXI e alla loro educazione culturale, artistica, umana, perché imparino ad apprezzare il patrimonio culturale e genuinamente popolare trasmessoci dai secoli precedenti, è una costante della Fondazione Editrice.»

Fondazione Rossellini per la letteratura popolare

Una notte con Lucrezia - Eugenia (1)A Senigallia fino al primo novembre è allestita una mostra, al Palazzo Ducale, tutta incentrata su Dylan Dog. Il Comune ha scelto la Fondazione Rossellini (con la quale collabora per l’evento stagionale Ventimila leghe sotto i mari). Quest’anno, con la supervisione della casa editrice Bonelli han pensato di riempire alcune stanze con le copertine (incorniciate) dedicate al celebre indagatore dell’incubo. Fino al primo novembre, una dopo l’altra, raccontano una storia che appassiona il Belpaese da decenni, e in via del tutto eccezionale, alcune sono state esposte senza titolo dell’albo: vale a dire come vere e proprie tele con dei medesimi, mutevoli soggetti. All’inaugurazione – tenutasi il 14 agosto – per le sale si muoveva un’orchestrina intonante la sonata del Tartini; timbro diabolico e distintivo della lunga serie di avventure.

Per l’occasione, Gianfranco Manfredi e Luca Casalanguida hanno assemblato una storia “tutta particolare” – edita in edizione speciale e tiratura limitata, 1000 copie – intitolata Una notte con Lucrezia. Una ministoria ambientata fra la Rocca Roveresca e la Rotonda sul Mare, monumento coevo della città. Dylan, alla soglia del Capodanno, si trova alle prese con le vestigia oniriche del Rinascimento e i begli occhi della figlia del più corrotto dei pontefici. Lo scambio di sguardi, nella terzultima tavola, ha un chè che desta maraviglia.

– Chi fu Lucrezia Borgia?

Figlia del Pontefice Alessandro VI e sorella di Cesare, osannato da Machiavelli quale Duca Valentino; modello di individuo salito al potere.

Nata a Roma nel 1480. Fu data in moglie al signore e vicario per la Chiesa di Pesaro, Giovanni Sforza. Le nozze furono celebrate il 12 giugno del 1493. Per volere del padre – che dichiarò nullo il vincolo matrimoniale venne data in sposa al Duca di Bisceglie, parente diretto del re di Napoli. L’alleanza del duca Valentino con i francesi, però, incrinò i contratti prematrimoniali. Lucrezia fu nominata governatrice di Foligno e poi di Nepi. Nel 1500 il promesso Alfonso fu assalito (e ucciso) da alcuni sgherri del Valentino. In terzo accordo, Lucrezia venne data in sposa al duca Alfonso d’Este. Da queste nozze si dedicò alla vita cortense, permettendo il fiorire delle arti letterarie – Ariosto sta cantando l’Orlando e il Bembo scrive, mentre attorno si raccolgono i mastri artigiani del Rinascimento. Nel 1519 muore a causa di un aborto, aveva 39 anni (fonte: www.treccani.it).

– Giuditta L’Onesta

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